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Perché il Gratitude Journaling Ti Rende un Leader Migliore

Una penna nera appoggiata in diagonale su un quaderno aperto, tenuto fermo da una clip dorata.

Una pratica semplice che cambia il tuo modo di essere

Novembre. Frenetico, ma anche quel momento dell’anno in cui le persone si ritrovano per condividere un pasto. Un’occasione per rallentare e riflettere su ciò che conta davvero. Per chi guida team o aziende, e non si ferma quasi mai, può essere il momento giusto per adottare una micro-abitudine semplice ma ad alto impatto: il gratitude journaling.

 

All’inizio potrebbe sembrare un po’ troppo personale, vulnerabile o anche un po’ strano. Ma il gratitude journaling è sempre più diffuso nel coaching per leader, nei programmi di gestione delle abitudini e nello sviluppo esecutivo. Le ricerche dimostrano che aiuta a gestire meglio lo stress, migliorare le relazioni, prendere decisioni più lucide e sviluppare l’intelligenza emotiva (sì, è un’ottima cosa). Bastano pochi minuti al giorno per cominciare, ed è una delle abitudini più facili da inserire nella routine. Vedrai i benefici prima di quanto immagini.

 

Cos’è il Gratitude Journaling e Perché Conta per Chi Guida

Ma partiamo dalle basi: cos’è esattamente il gratitude journaling?

 

È una pratica di riflessione quotidiana in cui annoti, in modo semplice e veloce, ciò che è andato bene, chi o cosa apprezzi, o chi ha dato un contributo positivo. Non serve scrivere paragrafi lunghi né riflessioni profonde. La chiave è la costanza.
Per chi ricopre ruoli di leadership, è un vero e proprio strumento cognitivo. Rompe il pilota automatico tipico dei ruoli ad alta pressione e apre uno spazio di chiarezza. Ti aiuta a riconoscere opportunità, contributi e progressi che normalmente passano inosservati nel caos delle giornate.

 

E questa consapevolezza cambia tutto a livello strategico. Un leader che si prende il tempo per riflettere è meno impulsivo e più centrato su ciò che conta davvero. Prima di una riunione importante, una conversazione difficile o una decisione strategica, sei più centrato e meno reattivo. E dici addio anche al famoso recency bias.

 

Come il Gratitude Journaling Migliora la Tua Leadership

Molti professionisti riportano che dedicare anche solo qualche minuto alla gratitudine li aiuta a:
  • Regolare lo stress: prendere distanza ridimensiona i problemi e ti riporta prospettiva.
  • Collaborare meglio con il team: riconoscere i contributi rende più empatici e fa sentire le persone valorizzate, con ottimi risultati sul clima interno.
  • Pensare in modo più lucido: riflettere per un attimo libera la mente e migliora la qualità delle decisioni.
  • Essere più resilienti: notare i piccoli progressi rafforza la fiducia e la capacità di affrontare nuove sfide.
Potresti notare miglioramenti nelle piccole cose: ascolti meglio, rispondi con più calma, noti di più gli sforzi del team. Ma l’effetto è reale. Il gratitude journaling è una buona abitudine che può trasformarsi in uno strumento concreto per guidare meglio.

 

Come Creare un’Abitudine di Journaling che Funziona Davvero

Molti leader faticano a costruire nuove abitudini perché le loro giornate sono intense e imprevedibili. La buona notizia è che il gratitude journaling è una delle pratiche più semplici da inserire nella routine. Ecco alcune strategie di habit management che rendono la pratica sostenibile net tempo:
  • Parti in piccolo: una frase basta. Tre sono l’ideale. Puoi sempre scrivere di più (o di meno) domani.
  • Abbinalo a una routine già esistente (habit stacking): per esempio, prima di controllare LinkedIn a colazione, dopo il caffè post-pranzo o prima di chiudere il PC la sera.
  • Riduci gli ostacoli: tieni il quaderno in vista o usa una nota digitale. Più è facile cominciare, più sarà probabile continuare.
  • Punta sulla costanza, non sulla profondità: non servono rivelazioni ogni giorno. L’effetto cumulativo è ciò che conta.
Un piccolo gesto quotidiano può diventare come un check-in di coaching prima di staccare la spina. Ti aiuta a riconoscere schemi, reazioni, punti di forza. È per questo che molti coach di leadership lo usano nei loro percorsi.

 

Come Iniziare a Fare Gratitude Journaling

Iniziare è semplicissimo. Puoi partire con questa struttura da un minuto e farla crescere nel tempo:
  • Cosa è andato bene oggi?
  • Chi mi ha supportato o ha contribuito positivamente?
  • Quale progresso ho fatto?
  • Di quale sfida o lezione sono grato/a?
Non serve scrivere paragrafi. Bastano due righe per punto per iniziare a cambiare prospettiva. Con il tempo, questa pratica diventerà un piccolo rituale quotidiano che ti aiuta a guidare con più lucidità ed empatia. E chissà, magari un giorno ti ritroverai a scrivere un memoir senza nemmeno accorgertene.

 

La Leadership è una Pratica Quotidiana

La Leadership oggi richiede tanto: mantenere la calma, saper ascoltare, creare fiducia, accompagnare le persone nel cambiamento. E spesso, chi guida è così concentrato su obiettivi e decisioni da non concedersi nemmeno un momento per respirare. Il gratitude journaling ti regala proprio quel momento. Ti aiuta a rallentare quanto basta per vedere te stesso e il tuo team con più gentilezza, e per scegliere le tue risposte invece di reagire d’istinto.

 

L’effetto si sente subito. Le riunioni sono più leggere, le conversazioni meno tese, l’energia che porti è più stabile. E quando ti presenti così, anche il tuo team lo sente. Le persone si aprono di più, la collaborazione diventa più naturale e il gruppo si muove con maggiore fluidità. Una micro-abitudine come questa può sembrare quasi invisibile, ma ha il potere di rafforzare la tua leadership e migliorare le dinamiche di tutto il team.

 

Da Maka Language Consulting supportiamo leader e professionisti nello sviluppo di queste competenze attraverso percorsi di coaching, formazione alla comunicazione e approcci pratici al habit management. Se questa stagione ti invita a rallentare e apprezzare ciò che hai, potrebbe anche essere il momento perfetto per iniziare una pratica che mantiene viva la gratitudine anche dopo le feste.
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